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SOVRAPPOSIZIONICase deposte in pianoDiventano sfondo perPesci e vele, che perL’aria libere muovonoLe dimore restano appeseCome appuntate su carta,Bianche e poco distinte cosìAmmassate l’una all’altre,Ma esistono come tutteLe case che si guardanoSenza vederle, ed alloraTanto vale ridurle sepolcriDove vivono persone e cose,Anime fluttuanti come ombreScure significanti l’esistere aCondurre una propria storia,Mentre le cose arredanoIl corso d’una vita, e viteAltre ancora successive,Mute testimoni del tempoNel quale pesci e vele volantiHanno l'intenzione di filtrareLa materialità dando valoreAl credere dell’immortalità. 1 ottobre 2010
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