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CASA CITTA' VIAGGIOStrade , vicoli , piazze,portici, lampioni, filidi tram, campanili e,gente, tanta gente chescorre come un fiumesenza sosta, automobiliimpazzite, quasi motoperpetuo, orologi chesegnano un tempo chepoi non c’è più, rumore:quello che distrae, chenon consente di pensare,ma non sono grida d’armi,la guerra è giocata lontano,sono voci proprie di cosecome quelle use a tenerecompagnia ai bimbisoli, la moltitudine fadeserto, è spettacoloautogestito da tutti. Ora è desiderata una velache valichi la marea cheinvade e solchi un tempodiverso, parallelo, quasia voler correre via conse stessi, in pace contante gocce di silenzio;solo urli sulla gioia d’essere. 18 novembre 2008
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